PERFEZIONISMO: L’APPROCCIO RELAZIONALE DI HEWITT

Durante il seminario che si è tenuto a Bergamo il 25 maggio scorso, Paul L. Hewitt ha illustrato il suo approccio dinamico-relazionale, frutto di oltre trent’anni di lavoro, all’assessment, alla concettualizzazione e al trattamento del perfezionismo, un complesso e problematico aspetto di personalità.

#ARTICOLO

 

Che cos’è il perfezionismo?

Secondo Hewitt, è “un modo di essere nel mondo“. Ma per fare maggiore chiarezza è meglio partire dalla distinzione tra ciò che si intende parlando di perfezionismo e quello che invece, più comunemente, si intende facendo riferimento allo sforzo impiegato per ottenere determinati risultati: la soddisfazione, il piacere per la ricompensa, l’ottimismo e l’organizzazione caratterizzano il sano impegno che ci porta verso degli obiettivi ambiti; quando invece si ha a che fare con il perfezionismo, prevalgono il focus su ciò che non va, la paura del fallimento e la procrastinazione. Alla base di questa sostanziale differenza, secondo Hewitt, risiede un aspetto nucleare: l’obiettivo del perfezionismo è “perfezionare se stessi, e non le cose o le attività“. Questo implica che ottenere la perfezione risponda in realtà a scopi assai più profondi.

L’articolo integrale è pubblicato su State of Mind (clicca sul link per leggerlo gratuitamente).

 

Per approfondimenti:

IL PERFEZIONISMO

IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITÀ

PERFEZIONISMO E INSONNIA: IL RUOLO DEL PENSIERO CONTROFATTUALE

PERFEZIONISMO, MINDFULNESS E SELF-COMPASSION

STIAMO DIVENTANDO SEMPRE PIÙ PERFEZIONISTI

 

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